Covid e voucher di viaggio: se il buono non viene utilizzato, deve essere rimborsato


Ebbene si, oggi parliamo di un tema piuttosto pesante, rispetto a quello che siam soliti fare qui, ma credo che l'interesse - la notiziabilità, come si dice in gergo giornalistico- ci sia tutto, perché quando si ha a che fare col portafogli...

La notizia è uscita ieri, diffusa dal Centro Europeo Consumatori ed è rivolta a chi aveva prenotato una vacanza a partire da Pasqua 2020, vacanza a cui ha dovuto rinunciare a causa della pandemia in corso. 

Una normativa emergenziale aveva dato agli operatori turistici la possibilità di emettere un voucher anziché rimborsare le vacanze annullate. In molti casi però questi voucher non sono ancora stati utilizzati proprio per il perdurare della pandemia, e in tanti si domandano se sia possibile chiederne il rimborso in contanti.

Tanti i dubbi anche tra gli addetti ai lavori, dato il rapido susseguirsi di provvedimenti normativi emergenziali, tanto che ad alcuni consumatori è stato comunicato che il loro voucher emesso un anno fa è scaduto e che ormai non è  possibile ricevere alcun rimborso. “Non è così “spiega Barbara Klotzner, consulente del Centro: "se il buono non viene utilizzato, dovrà essere rimborsato".

Due i punti che devono essere ben chiari:

  • anche se buona parte dei voucher emessi nel 2020 riporta una validità di 12 mesi, questa è stata estesa a 18 mesi dalla data di emissione a seguito della conversione in legge del decreto Rilancio;
  • proprio il  decreto Rilancio ne ha anche espressamente previsto la rimborsabilità in caso di parziale o mancato utilizzo.
Ma ATTENZIONE: NON TUTTI I VOUCHER SONO RIMBORSABILI PER LEGGE!

Quanto specificato sopra si applica soltanto ai voucher Covid "autentici", ossia a quelli che sono stati emessi in base alle norme emergenziali sui buoni. Lo stesso non vale per i voucher di cortesia, spesso emessi dai fornitori di servizi turistici o di trasporto a titolo di gesto commerciale, sebbene fosse consentito viaggiare: rientrano in questa categoria quelli emessi in circostanze in cui i consumatori non erano giuridicamente impossibilitati al viaggio, ma avevano cancellato la propria vacanza, ad esempio non avendo più ferie a disposizione, o semplicemente preferendo non partire pur in assenza di un espresso divieto.

La possibilità di rimborso del voucher Covid vale solo per contratti che si sarebbero dovuti eseguire tra l'11 marzo e il 30 settembre 2020 e la cui risoluzione sia avvenuta entro il 31 luglio 2020. 

Rimborsi, ok. Ma come procedere? 

  • il rimborso dei voucher emessi per contratti di trasporto può essere richiesto dopo 12 mesi dalla data di emissione e deve essere effettuato entro i 14 giorni successivi
  • il rimborso dei voucher per alloggi o pacchetti turistici -quindi strutture ricettive e tour operator- deve essere effettuato entro 2 settimane dalla scadenza del periodo di validità di 18 mesi
Sebbene ciascun fornitore dovrebbe procedere automaticamente è comunque consigliabile -dicono dal Centro Europeo Consumatori- richiedere espressamente il rimborso. Che "carta canta", aggiungo io.

Prima di chiudere un punto dolente: se il tour operator o la compagnia di trasporti dovesse fallire prima che il buono possa essere utilizzato o rimborsato, dovrebbe intervenire un fondo governativo. Mancano ancora i decreti attuativi al riguardo, ma non si dovrebbe attendere molto: “Abbiamo richiesto informazioni al Ministro del Turismo Garavaglia sulle tempistiche e le modalità di attuazione del fondo sul quale molti consumatori ripongono speranze, timorosi che le conseguenze economiche della pandemia si abbattano rovinosamente su compagnie aeree e agenzie di viaggio, – dichiara Maria Pisanò, Direttore del Centro –. Il Ministro ci ha confermato che il regolamento attuativo è in via di definizione e siamo fiduciosi in un’approvazione definitiva a breve”.

Speriamo di poter tornare presto a viaggiare. Intanto però cerchiamo di recuperare quel che ci spetta... da investire nel prossimo viaggio, ovviamente! 😉

Baci, baci
La vostra viaggiopatica

PS. Per chi ne avesse bisogno questi i riferimenti del Centro Europeo Consumatori: 
Tel: dal Lunedì al Venerdì  06.44238090 (ufficio di Roma) o 0471 980939 (ufficio di Bolzano).
E-mail: info@ecc-netitalia.it
Sito: www. ecc-netitalia.it

PPS. Scusate la pesantezza ma "quand'a fag la giurnalesta la và acsè!"...capito, no?!