Se già col tempo i nostri amici a quattro zampe hanno acquisito sempre maggiore importanza, con la pandemia, il restare forzatamente in casa ma ancora di più il poter uscire solo per far fare una sgambata ai nostri pelosi ha fatto si che questi entrassero ancor più prepotentemente a far parte delle nostre famiglie.
Se prima del Covid, insomma, Fido era passato dal dormire in
giardino all’addormentarsi sul tappeto di casa, con la pandemia ha persino
avuto un posto accanto a noi sul divano: che Fido sia lodato!
Ma che cosa accade quando si avvicina il momento di andare
in vacanza? Dopo averlo trattato al pari di qualunque altro membro della
famiglia ora che facciamo: lo portiamo in ferie con noi oppure…lo lasciamo ai
nonni?
La questione non è semplice, ed è per questo che noi
Viaggiopatici ne abbiamo parlato -in una diretta Instagram che potete trovarequi- con Stefano Toia di Evasione Viaggi, un vero e proprio esperto di vacanze
con gli animali (ed in particolare, con i cani).
Stefano ha una moglie, due bambini e Sherlock, un bulldog
inglese che dal 2014 viaggia con la famiglia.
“Quando decido di portare con noi Sherlock, di fare le
vacanze con lui -premette Stefano- calcolo le sue esigenze esattamente al pari
di qualunque altro membro della famiglia. Nel tempo fortunatamente le cose
stanno cambiando, le strutture si stanno adeguando -piano a piano- a diventare
sempre più “dog friendly”, tante ormai non solo accettano gli animali ma
mettono a disposizione dei clienti anche servizi aggiuntivi come il dog-sitter
o la toelettatura”.
Insomma, non siamo ancora ai livelli che si raggiungono in
molti stati esteri ma ci stiamo arrivando. O per lo meno ci siamo messi in
cammino…
“Non possiamo ancora considerarci al pari della Corsica, tanto per parlare di un paese estero a noi vicino e molto avanti dal punto di vista dell’accettazione e dei servizi rivolti agli animali nelle strutture, ma anche in Italia ormai ci sono regioni -come la Puglia, una delle prime a muoversi, ma anche Toscana, Abruzzo, Romagna- che offrono tanto”. E Stefano mi svela, ad esempio, che in Maremma esistono i “musei a 4 zampe”, in cui il turista può entrare e visitare le sale insieme al proprio peloso. Geniale!
Ma quali sono le principali problematiche per chi decide di
andare in vacanza con il proprio animale?
“Ai miei clienti dico sempre: innanzi tutto chiedetevi se è
il caso di portare il vostro animale con voi. Possiamo farlo se riusciamo a
garantirgli un certo tipo di esperienza. Se dobbiamo lasciarlo tutto il giorno
in camera da solo allora meglio lasciarlo a casa e trovare qualcuno cui affidarlo.
Se vogliamo andare all’estero, poi dobbiamo considerare come affronterà il
viaggio in aereo: gli animali fino a 10 kg possono essere portati con noi a
bordo ma…i cani non sono nati per volare, come si senteranno nel farlo? Le
taglie più grandi poi vanno in stiva: le compagnie aeree garantiscono che i
locali siano pressurizzati, ma sinceramente io il mio cane in aereo non ce l’ho
mai portato: se voglio fare un viaggio all’estero Sherlock resta a casa. La
volta successiva organizzerò le vacanze in modo che siano anche a misura sua. E'
limitante? Si, ma quando si decide di avere un animale credo che queste siano le
domande corrette da porsi”.
Anche l’auto può essere uno stress per i pelosi, ma si può
“lavorare” per far si che comunque il viaggio sia per loro se non piacevole,
almeno più sopportabile: “Intanto è meglio tenere il cane nell’abitacolo con
noi, ovviamente con pettorina e cintura come previsto dal codice della strada,
anziché lasciarlo da solo nel bagagliaio. - spiega Stefano- In questo modo
possiamo coccolarlo e tranquillizzarlo se lo vediamo agitato. Se poi non è
abituato a trascorrere molto tempo lontano da casa possiamo portare con noi
qualche oggetto – un cuscino, un giochino, ecc- che gli faccia affrontare il
viaggio in maniera meno stressante. Per gli animali che soffrono l'auto, poi,
ci sono gocce e pastiglie omeopatiche che si possono somministrare prima della
partenza per contenere i fastidi”.
Insomma, avete presente le attenzioni che si hanno per un
bimbo piccolo? Ecco, quelle devono essere anche quelle per i nostri amici a 4
zampe.
Per quanto riguarda le strutture, se la meta è libera si
trova ormai qualunque cosa, dai classici hotel o villaggi con servizi dedicati
-come il dog sitter, l’educatore, fino a strutture che organizzano vere e
proprie escursioni da fare insieme al proprio animale- e poi naturalmente i
campeggi, spesso attrezzati con bungalow che hanno spazi proprio unicamente dedicati
agli animali.
“Solitamente negli hotel è più facile trovare animali di
piccola taglia e in un numero ridotto, chi invece è padrone di un cane di taglia
grande o maxi preferisce il campeggio o ancora di più l’appartamento, dove si
ha una maggiore libertà e soprattutto si creano meno problemi di convivenza tra
gli animali. Nelle strutture dove accettano tutte le taglie, infatti, bisogna essere
sempre molto prudenti e stare attenti a valutare le diverse situazioni a cui si
può andare incontro. A chi sa di avere un cane un po' “vivace” poi consiglio
sempre di farsi seguire da un educatore prima di intraprendere il viaggio”.
Se Fido ne ha necessità, insomma, non gettiamolo nella
mischia delle nostre volontà ma dedichiamogli tempo ad insegnargli come ci si
comporta in società: il galateo, ragazzi, innanzi tutto il galateo per il
debutto!
Ora: abbiamo deciso che sì, questa è la vacanza giusta in
cui portare il nostro peloso con noi, abbiamo fatto un viaggetto di prova in
auto per iniziare ad abituarlo al viaggio, sappiamo che è “socialmente” pronto
per avere a che fare con altri animali ma…dove andiamo? Mare o montagna?
Spiaggia libera o prenotiamo in uno stabilimento attrezzato?
“Dipende molto dal proprietario del cane- -puntualizza
Stefano- Se si è persone sportive che amano fare passeggiate, vedere posti, si
opterà per un certo tipo di vacanza, se invece si ama oziare si farà qualcosa
di diverso. Dipende dal modo di essere del padrone, che spesso -per una
questione di abitudini e di stili di vita- si riflette poi anche sul cane.
Quanto al tipo di spiaggia di certo gli stabilimenti attrezzati hanno più
comodità -ad es. il servizio di dog-sitter, le aree gioco, ecc- ed essendo i
proprietari di cani separati dagli altri clienti, solitamente non si trova da
dire con chi è infastidito dagli animali. In spiaggia libera invece si possono
avere questi problemi. Senza contare poi che l’accesso con animali alle spiagge
libere, in Italia, dipende dal Comune in cui ci si trova, non esiste un regolamento omogeneo a livello nazionale.
Solitamente comunque si può accedere al mattino presto oppure la sera,
quindi comunque in orari con poca gente sì, ma non proprio pratici per chi vuole fare vita di mare”.
Ma quanto costa portare Fido con noi in vacanza?
“Non è come
pagare per un bambino ma ci sono comunque dei costi da sostenere per l'animale ammesso. La situazione però è piuttosto eterogenea. Un costo
fisso, invece, lo ha il passaporto che dobbiamo fare all’animale se vogliamo
portarlo all’estero con noi. Parliamo di 30/40 euro. Il passaporto viene fatto
dal veterinario o dall’Ausl 21 giorni dopo aver effettuato sul cane la
vaccinazione antirabbica, al momento del controllo dell’efficacia del vaccino. L’emissione
del documento potrebbe richiedere qualche giorno, quindi vi consiglio comunque
di muovervi per tempo chiedendo tutte le informazioni al vostro veterinario”.
Se invece si rimane in Italia il passaporto non è necessario ma il consiglio è
comunque sempre quello di avere il libretto sanitario aggiornato e a posto e di
aver effettuato, prima di ciascun spostamento, l’iscrizione del proprio
animale all’anagrafe canina.
Abbiamo parlato di cani, ma se uno in vacanza ci volesse
portare il gatto, il canarino, il pesce rosso le regole sono le stesse? “Fino al
furetto si. – conclude Stefano- Le strutture accettano/non accettano
animali considerando tutti alla stessa stregua (per es. possono far storie anche
per un canarino, perché cinguetta e dà fastidio). Chiaro che si farà meno
fatica a portarsi dietro un criceto che un cavallo!”.
Ok, il cavallo lo lasciamo a casa, e se non siamo convinti al
100%, lasciamo a casa anche il cane. L’importante, ragazzi, è -come ha detto
Stefano chiudendo la nostra diretta- “No abbandono ed educati sempre”. Una regola
da rispettare non solo nei confronti degli animali…
E voi, viaggiopatici, siete mai stati in vacanza con il
vostro peloso? Aspettiamo qui recensioni di strutture ed esperienze da fare con
il proprio animale, sia esso cane, gatto o pesce rosso…
Baci, baci
La vostra viaggiopatica
PS. Volete organizzare una vacanza insieme al vostro animale
ma vorreste qualche consiglio in più potete contattare Stefano via mail (stefano.toia@evolutiontravel.email)
oppure guardare qualche nostro suggerimento di viaggio cliccando qui