Isola d'Elba non solo mare: cosa fare in estate


La Somareria dell'Elba

Si, va bene, il mare dell'Elba è stupendo.
Le spiagge dell'Isola lo sono altrettanto (meglio se non prese d'assalto o...se sai quali frequentare in caso di caos estremo!).
Ma c'è così tanto da fare in una vacanza all'Elba che ridurre il tutto a solo mare, vi assicuriamo, è davvero un peccato. Che si abbiano bimbi al seguito, ma anche no.

Qui vi riassumiamo alcune delle attività extra-mare che abbiamo fatto nel corso dei nostri dieci giorni all'Isola d'Elba (per cammini e attività acquatiche vi rimandiamo invece qui). 

  • visitate l'Isola di Pianosa in lungo e in largo (e se riuscite fermatevi a dormire lì una notte)



    Pianosa per noi è stata emozione allo stato puro. Al di là dei colori, al di là della poca gente e della natura selvaggia, sembra di essere catapultati in un altro mondo da cui chi lo abitava è scappato per una sciagura imminente. Detta così - e dopo quel che abbiamo vissuto in questi mesi- non sembra essere molto allettante, come luogo da visitare, ma vi assicuro che ne vale la pena!

    L'Isola di Pianosa è nota ai più per la storia del suo carcere, chiuso nel 1998 e che ospitò anche Sandro Pertini. Da allora l'isola è pressoché disabitata e vi si accede solo tramite "tour organizzati", ossia prenotando uno dei 250 biglietti del traghetto a disposizione ogni giorno per accedervi.

    Gran parte dell'isola è interdetta ai visitatori, ma la parte visitabile ha un fascino incredibile: gli edifici, complice il tempo, gli agenti atmosferici e il salmastro, sono per la maggior parte scrostati, vissuti, abbandonati. Pare di girare per un paese fantasma.

      


    Sull'isola c'è un solo ristorante (gestito da una cooperativa di detenuti), un hotel con pochissime camere e una sala mostre gestita dall'Associazione per la difesa dell'Isola di Pianosa. Stop.

    Dopo un giro in paese -e se volete alle catacombe- il consiglio è approfittare dello splendido mare: l'unica zona consentita alla balneazione è quella di Cala Giovanna, ma tranquilli non sarà mai affollata: massimo sarete in 250 (cioè il numero massimo di persone trasportabili dal traghetto!). Il mare è cristallino e non è difficile vedere il lontananza i delfini che danno il benvenuto ai turisti (a noi però non è capitato)

    In estate poi è possibile fare tour guidati di trekking, bicicletta o kayak, oppure -per i più nostalgici- fare il giro dell'isola in calesse.
  • visitate il Santuario delle Farfalle sul Monte Perone

    Si tratta di un sentiero tematico mediamente semplice che permette di ammirare, nel loro habitat naturale, tantissime specie di farfalle.

      

    Si parte dall'area pic-nic del Monte Perone
    e, seguendo il percorso GTE, ci si incammina per la pineta, primo ambiente creato ad hoc per un certo tipo di farfalle. Ovviamente sull'intero percorso sono posizionati cartelli che soddisfano la curiosità dei bimbi -e degli adulti- più curiosi, catalogando le diverse specie che si possono osservare in natura e le caratteristiche ambientali di ogni luogo in cui è possibile ammirale.
    Al bivio che si trova quasi alla fine della salita si può proseguire sul sentiero 107 arrivando così ad una radura che è il secondo ambiente prediletto dalle farfalle. Sono oltre 50 le specie che si possono osservare qui, alcune tipiche proprio delle isole toscane.
    Dopo un breve tratto in quota il sentiero entra poi in un bosco, terzo ambiente ricreato appositamente per la famosa Giasone, la cui larva si nutre di corbezzolo, qui molto diffuso.


    La passeggiata è bella, le farfalle davvero tante. I bimbi si perderanno a rincorrerle e la camminata diventerà una piacevole immersione nella natura più autentica.

    Ok, dopo avervi intrattenuto con brevi appunti da Super Quark, passiamo alle cose pratiche:
    1_ salendo in auto da Sant'Ilario la strada è piuttosto impegnativa, prestate attenzione.
    2_ per il percorso sono necessarie scarpe da trekking (o almeno da ginnastica, insomma, non presentatevi in infradito) e se le avete anche le bacchette.
    3_ l'intero anello è di circa 5 km, impegnativi da fare con i bimbi. Noi ci siamo fermati poco dopo il bivio e poi...pic-nic! Ci sono infatti tanti tavoli disseminati nei pressi dell'area parcheggio. Occhio però perché non ci sono bar ne strutture attrezzate: portate tutto da casa!



  • visitate Marciana ed acquistare un souvenir da Omero, artista locale 

    Si tratta di uno dei paesi più antichi dell'Isola d'Elba e ancora oggi conserva un'impronta medievale ricca di fascino: dalle porte d'accesso alle strette viuzze a gradoni piene di fiori colorati che i marcianesi coltivano sui propri balconi o fuori dalle porte di casa.

       
       

    I bimbi si perderanno tra i colori, i panni stesi e i moltissimi gatti che girano per le vie e che non disdegnano coccole e attenzioni.

      

    A Marciana, poi, c'è un posto speciale: il piccolo negozio di Omero Zani, un artista locale che crea lavori e souvenirs sorprendenti partendo dal materiale che il mare porta a riva.
    Noi abbiamo acquistato un acquerello con la cornice fatta di legnetti sbiancati al mare che è diventato uno dei ricordi più belli del nostro muro dei viaggi (PS che poi PS non è: avete anche voi un muro dei viaggi, vero? VERO??!!).

    Marciana non è di certo un paese pratico per chi si muove con il passeggino, ma se avete bimbi che già camminano visitatelo, magari prima di spostarvi alla cabinovia che porta in cima al Monte Capanne a oltre 1000 metri di quota e da cui si gode uno dei migliori panorami di tutta l'Isola d'Elba. La partenza si trova proprio poco lontano dall'abitato. Qui, così come alla stazione di arrivo, si trovano bar e servizi. Nel rifugio in cima al monte terrazza panoramica TOP!

  • Fate un salto a Rio Marina e visitate il Museo e il Parco Minerario dell'Isola d'Elba


    Nato nel '91, obiettivo del Parco era riconvertire le aree degradate e dismesse dell'estrazione del ferro e di altri minerali. Il giacimento di Rio Marina è il più antico dell'Isola e da qui venivano estratti in particolare ematite e limonite, ma anche pirite e quarzo.

      

    Sono possibili diverse visite guidate al parco, che vi permetteranno sia di conoscere meglio la storia mineraria dell'isola (noi abbiamo scelto il giro con il trenino che permette di esplorare tutti i principali siti di Rio, carino ma devo ammettere non entusiasmante) ma anche di cercare, piccozza alla mano, minerali preziosi da portarvi a casa trasformando voi e i vostri bimbi in veri e propri minatori (e questo sì che è stato entusiasmante)!...Magari non fate come Sofia che, presa dallo foga di trovare l'oro, si è fatta venire le vesciche alle mani...fermatevi prima, ecco!!!

      

    Molto carino, sempre a Rio, il Museo Minerario, dove accanto alle diverse spiegazioni su estrazioni e pietre, è stata ricreata una vera miniera sotterranea che permette ai bimbi di capire, al di là delle più "agevoli" miniere all'aperto, che cosa significava fare il minatore in galleria.

    Le miniere di Rio, infatti, così come la maggiore parte di quelle dell'Isola, sono a cielo aperto, ossia non sotterranee, quindi perfette per dei claustrofobici come noi. Se invece preferite l'esperienza di una più classica miniera in galleria potete spostarvi a Capoliveri dove si trova la Galleria del Ginevro, unica miniera di magnetite sotterranea di tutta l'isola (maggiori info su www.safariinminiera.com).

    Se siete più tipi da "Bignami" -ricordate vero, il libricino che ci ha salvato tante interrogazioni?!- della tradizioni minerarie elbane la vostra meta ideale è la Piccola Miniera di Porto Azzurro. Si tratta di un'opera completamente realizzata dall'uomo, anzi dall'artista Emilio Giacomelli -quindi non di una miniera vera e propria- ma che permette in un sol colpo di percorrere tutta la storia dell'estrazione mineraria elbana. E se vi viene fame c'è pure, nel programma, una degustazione di prodotti tipici! (trovare info e riferimenti su www.piccolaminiera.it)

  • Aggiratevi per le stanze della Villa dei Mulini a Portoferraio e fatevi una foto con Napoleone


    Si tratta della residenza ufficiale di Napoleone Bonaparte sull'Isola. A differenza di quanto molti pensano, Napoleone non venne imprigionato all'Elba, ma scelse l'isola come per il suo esilio e vi regnò per 10 mesi occupandosi del governo e dell'amministrazione elbana. 

    La Palazzina, costruita da un Gran Duca tal dei tali dè Medici, venne riadattata proprio per le esigenze di Napoleone che fece demolire alcuni edifici di natura militare per costruire un incantevole giardino all'italiana, un salone delle feste, un teatro e delle scuderie. Insomma, più socialità meno armi: ci piace!

      

    La villa, interamente visitabile ed arredata, non mancherà di affascinare soprattutto i bimbi attratti dalla storia -o dall'interior design 😃. Il mobilio originale è oggi andato disperso, ma un accurato progetto di recupero ha portato a riarredare Villa dei Mulini con mobili ottocenteschi stile impero che permettono di ricreare nelle diverse sale l'atmosfera che si respirava a quei tempi. 

    Da documentare con foto ad hoc: il wc dove Bonaparte appoggiava le sue regali chiappe e un selfie ME&Napoleon vicino al cartonato dell'Imperatore.

    Per una vacanza sulla orme di Napoleone imperdibile anche la seconda residenza che Bonaparte acquistò sull'isola, Villa San Maritino ma...noi ce la siamo persa, quindi se andate recensite con un commento sotto, grazie!

  • Coccolate gli asini della Somareria dell'Elba


    Amante e cultore delle tradizioni dell'isola, Luca, il titolare della Somareria, sta raccogliendo tutto ciò che fa parte della storia elbana che la gente getta via creando un vero e proprio museo a cielo aperto della tradizione contadina. Nella sua splendida casa -che sembra un vero e proprio paradiso in terra- c'è, sotto un immenso glicine, una serie di oggetti che raccontano la storia dei contadini elbani, mentre in una casa di legno poco distante (è la foto di apertura di questo articolo) sono raccolte vecchie foto e tanti oggetti della tradizione famigliare: dalle sedie a dondolo alle vecchie macchine da cucire, dai setacci a fiaschi, fiaschetti e damigiane.

      

    E fuori un sacco di conigli diffidenti e...4 asini che non vedono l'ora di ricevere le vostre coccole. Ambre, Titina, Giulia e Rosina non solo si lasceranno accarezzare, ma potrete addirittura spazzolarle o- Covid permettendo- fare un passeggiata con loro.

    Luca è una Guida Parco, quindi a lui potete rivolgervi non solo per gli asinelli ma anche per trekking ed escursioni, all'Elba ma anche sull'isola di Pianosa.
Bene viaggiopatici, qualche spunto oltre il "mare profumo di mare" a questo punto speriamo di avervelo dato. Come sempre se approfittate di qualche nostro consiglio fateci sapere come è andata e se invece scoprite qualche altra avventura particolare segnalatecela, che non si finisce mai si imparare!

Baci, baci
La vostra viaggiopatica

PS. Siete all'Elba e volete scovare spiagge e calette poco affollate: leggete qui. Se invece oltre all'Elba volete trascorrere qualche giorno in Toscana, qui trovate qualche bella indicazione su "mare e altro" in provincia di Livorno.

PPS. Stai pensando ad una vacanza all'Elba? Scrivici una mail a viaggiopatici@gmail.com raccontandoci quale sarebbe il tuo viaggio ideale, lo costruiremo insieme 😉