Zanzibar: un'isola da sogno per le famiglie

Quando Andrea e Sofia mi hanno detto "Vogliamo andare a Zanzibar!" ho pensato: ma come? ancora? C'ero già stata 20 anni fa, è vero, ma  tornare negli stessi posti, anche se a distanza di anni, non è mai una cosa che mi entusiasma...il mondo è così grande, perché tornare in un paese che ho già visto?!  

Ho provato a convincerli in ogni modo ma alla fine...hanno vinto loro. Ovviamente. Che poi diciamocelo: tanto male non mi è andata, ANZI!

Noi sulla spiaggia di Kiwengwa
Noi sulla spiaggia di Kiwengwa

Qui trovate quindi tutte le info utili -e qualche consiglio- per capire se Zanzibar potrebbe essere la meta giusta per la vostra vacanza da chi...è appena tornato da questa terra meravigliosa. 

Ma partiamo subito con lo sfatare quella che già so essere una vostra certezza: no, Zanzibar non è un'isola, è un arcipelago!


Nella mappa l'isola di Unguja e quella - più a nord- di Pemba

Ebbene si: l'arcipelago di Zanzibar fa parte della Repubblica della Tanzania da cui gode però di una certa autonomia (tanto che ci sono elezioni autonome ed un presidente proprio). E' composto da due isole principali -Unguia, quella più turistica, quella che noi comunemente chiamiamo “Zanzibar”, e Pemba, un'isola ancora molto selvaggia dove ci sono al momento pochissime strutture turistiche ma che è una vera e propria mecca per i sub- più una cinquantina di altre isole ed isolotti abitati e non.

Qual è il periodo migliore per un viaggio a Zanzibar?

Le stagioni sono invertite rispetto all'Italia, ma in realtà, al di là del periodo dei Masika (le "grandi piogge" in lingua swahili), che vanno all'incirca da aprile all'inizio di giugno, Zanzibar è sempre un'ottima meta per una vacanza in famiglia. 

Da metà dicembre alla fine di marzo c'è quella che viene chiamata l'estate zanzibarina, la stagione più calda sull'isola, dove però l'umidità, mano a mano che ci si avvicina al periodo delle piogge, si fa sentire (nulla comunque a che fare con l'umidità a cui siamo abituati noi emiliani, eh, per dire 😅). 

Da giugno a settembre, invece, l'isola vive quello che viene considerato il periodo "secco", con un clima estremamente piacevole e poca umidità. Forse in assoluto il periodo migliore per recarsi a Zanzibar.

Come si raggiunge Zanzibar? 

Il collegamento è diretto se si vola con un volo charter (per intenderci, quindi, solitamente un volo "legato" alla prenotazione di una struttura), ed occorrono circa 8 ore (da Milano). Il volo di ritorno invece ha scalo tecnico a Mombasa (Kenya), e per rientrare in Italia servono indicativamente 10 ore.

Se si vola con voli di linea, invece, è sempre necessario almeno uno scalo, anche in andata, quindi le ore di volo salgono a 10 (+ le ore di scalo) sia all'andata che al ritorno.

E' stato costruito sull'isola un nuovo aeroporto, l'Abeid Amani Karume International Airport, per l'arrivo dei voli internazionali, mentre il vecchio aeroporto -decisamente molto più "caratteristico"- è ora riservato ai soli voli domestici (quelli ad es. che si prendono se si decide di fare un safari).

Documenti, contanti, fuso orario & co: quel che occorre sapere

E' necessario il passaporto, con almeno 6 mesi di validità residua

Hai il passaporto scaduto o in scadenza e non sai da dove cominciare? Keep calm e leggi qui 😉

Obbligatorio anche il visto turistico di ingresso (ordinary visa), che può essere richiesto all'aeroporto, al momento dell'arrivo a Zanzibar, oppure prima, sul sito ufficiale dell'immigration della Repubblica della Tanzania.

Il costo del visto, se si procede in autonomia, è 50$. Esistono però molti siti -sia autorizzati che non, quindi prestate attenzione- che svolgono un servizio di intermediazione e aggiungono al costo della tassa una commissione per la pratica da loro svolta. 

NB - Se si decide di fare il visto direttamente in aeroporto il pagamento di 50$ (o 50€, sul posto il cambio è equivalente) deve avvenire tramite carta di credito o bancomat abilitata ai circuiti di pagamento internazionali. I contanti non sono accettati

Dal 1° ottobre 2024, poi, è diventato obbligatorio per chi si reca a Zanzibar anche stipulare un'assicurazione sanitaria locale al costo di 44$. Questo indipendentemente che abbiate già stipulato una vostra assicurazione sanitaria: insomma, diciamolo, si tratta di una ulteriore tassa voluta dal Governo di Zanzibar. Questa assicurazione locale dovrà essere stipulata sia dagli adulti che dai bambini, procedura da farsi sul sito www.visitzanzibar.go.tz. Al termine della compilazione dei moduli vi verrà fornito un codice QR che andrà mostrato poi al vostro arrivo in aeroporto. 

Sempre in tema di salute, poi, vi ricordo che per i turisti che si recano a Zanzibar non sono obbligatorie vaccinazioni. Se si decide di abbinare al giorno mare anche un safari si consiglia a scopo cautelativo la profilassi antimalarica, che però non è obbligatoria. 

Per quanto riguarda il fuso orario la differenza con l'Italia è +2 ore durante i nostri mesi invernali e +1 durante l'ora legale. Questa minima differenze di orario rispetto al nostro paese fa si che Zanzibar sia la meta perfetta per un viaggio invernale: sull'isola troverete caldo ma il fuso così contenuto vi consentirà di rientrare al lavoro o a scuola già dal giorno seguente il vostro rientro in Italia perchè non sarete "sballati" dal jet leg.

Per quanto infine riguarda i contanti per i pagamenti a Zanzibar (dove la moneta ufficiale è lo scellino tanzaniano) il consiglio è di non cambiare soldi in Italia: gli euro sono accettati ovunque, e se volete prelevare scellini per pagare in valuta locale -ad esempio per lasciare piccole mance o acquistare piccoli oggetti sulla spiaggia- potete farlo dagli ATM. Attenzione però perché sono pochi i posti che accettano le carte di credito, quindi fate bene i conti su quanto contante portare.

Dove soggiornare?

La parte est dell'isola di Zanzibar (siii, lo so che ho detto che l'isola è Unguja, ma per comodità prendetela così 😅) è quella più turistica: qui si trovano molti dei villaggi dei principali tour operator e sono qui le lunghe spiagge bianche e da cartolina che capeggiano sugli screen saver di molti computer!


La spiaggia del nostro villaggio a Unguja

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Un'altra bellissima zona in cui soggiornare è il tratto della costa nord/ovest che va da Nungui a Kendwa:

Se poi volete concedervi una vera coccola potreste scegliere di soggiornare per un paio di notti a Stone Town, la città più grande dell'isola: qui, accanto ad ostelli e strutture moooolto local, si trovano alcuni boutique hotel meravigliosi. Potreste così approfittarne per vedere per bene la città, considerata patrimonio dell'umanità dall'UNESCO, ma anche per fare qualche escursione nella zona sud di Unguja senza passare troppo tempo in auto. 

Le spiagge più belle di Unguja

SUD: la spiaggia più bella qui è a nostro parere quella di Paje, una zona che ha da poco conosciuto il turismo, dove si possono fare lunghe passeggiate sulle spiagge bianche di questo bellissimo tratto di costa. Si tratta di una spiaggia piuttosto ventosa, perfetta per gli amanti del kitesurf, e piena di localini caratteristici dove fermarsi a mangiare o a bere un cocktail per pochi euro. Poco più a sud, se volete spostarvi verso una spiaggia poco turistica, non perdetevi Bwejuu: sabbia bianchissima, palme e mare immersi in un paesaggio che sembra quasi lunare.

Se siete in zona imperdibile un salto - o un pasto- al The Rock: si tratta di un locale "incastonato" su una roccia sulla spiaggia di Michamavi che si raggiunge a piedi quando c'è la bassa marea, per poi essere riportati sulla spiaggia in barca quando l'acqua sale. Al The Rock -il posto, sono sicura, vi lascerà senza fiato!- servono sia apertivi (spesso veri e propri party sulla terrazza del locale) che pranzo e cena, decisamente più tranquilli e a mio parere il modo migliore per gustarsi questo meraviglioso angolo di paradiso. Ma che cosa si mangia al The Rock? Si tratta di un ristorante di pesce di ottimo livello che coniuga piatti creati con ingredienti locali ma dagli accostamenti piuttosto interessanti. Il costo è commisurato alla bellezza del luogo e alla bontà dei piatti ma ve lo assicuriamo: ne varrà la pena!

EST: al di là di quella di Kiwengwa, che è la più famosa spiaggia di Zanzibar e quella su cui si affacciano la maggior parte dei villaggi turistici, nella costa est mi sento di segnalarvi la spiaggia di Uroa, una della baie più belle di Unguja: tranquillità assoluta, pochi resort e una raccolta di alghe rosse che qui concentra, con la bassa marea, tantissime donne al lavoro. 

Altro tratto bellissimo di questa costa dell'isola è quello nei pressi di Matemwe, su al nord est, quasi di fronte all'atollo di Mneba, dove il mare ha colori da lasciare senza parole. 

NORD: qui a caratterizzale la zona è la penisola di Nungwi: la costa est di questa penisola è caratterizzata, come anche più a sud, dalle maree; in alcune si trovano poi alcune formazioni rocciose, quindi la spiaggia non è sempre accessibile. La costa ovest invece è una delle zone più rinomate di Zanzibar: i colori dell'acqua sono stupendi, i resort più ricercati rispetto a quelli di Kiwengwa e le maree si fanno sentire molto meno rispetto alla costa est. Qui però i veri protagonisti sono i tramonti, che ancora una volta vi toglieranno il fiato. Una volta al mese sulla spiaggia di Kendwa (poco più a sud, sempre su questa costa) si tiene il Full Moon Party, la festa della luna piena, che attira sulla spiaggia tantissimi turisti e locals per uno dei party più belli dell'isola. Il biglietto d'ingresso alla festa costa circa 10 euro. Dopo l'1 AM posso restare nel locale solo i maggiorenni, prima però l'accesso è possibile a qualunque età.

OVEST: queta costa è caratterizzata da piccole calette alternate a scogli a strapiombo sul mare. E' una costa molto suggestiva dell'isola di Zanzibar ma non particolarmente adatta a soggiorni per i turisti italiani che vogliono spiaggia e mare.

La vera Zanzibar è -anche- alghe e maree

Le coste di Zanzibar sono influenzate dal fenomeno delle maree, che varia durante il giorno -in 24 ore si hanno due picchi di alta e due picchi di bassa marea- e può far ritirare il mare per centinaia di metri. Questo succede in particolare sulla costa est, dove il fondale è più basso e le maree sono più evidenti. Durante la bassa marea si possono fare lunghe passeggiate sulla sabbia e scoprire stelle marine e piccoli pesci nelle piscine naturali che si formano (ma ricordatevi le scarpette!). La bassa marea, inoltre, permette di vivere spaccati di vita quotidiana degli abitanti dell'isola: si vedono i pescatori con le reti e le donne raccogliere le alghe per farne saponi o detersivi...

   
Tre momenti di bassa marea (il bagno però si può fare eh!)


Esistono siti che permettono di conoscere i picchi delle maree, così da potersi "regolare" con i bagni in mare 😂. Il migliore www.tide-forecast.com

A Nungwi e Kendwa, sulla costa nord, il fenomeno delle maree è invece meno pronunciato.

Per quanto riguarda invece il fenomeno delle alghe a Zanzibar è un aspetto interessante dell’ecosistema dell’isola e della sua economia locale. Le alghe sono una presenza naturale lungo le coste di Zanzibar (soprattutto tra marzo e maggio), in particolare sulla costa orientale, ma vengono anche coltivate in quanto, soprattutto per le donne zanzibarine, la lavorazione delle alghe è una delle principali fonti di reddito. Con le alghe si creano infatti saponi e cosmetici naturali, detersivi ecologici per la casa e per il bucato oppure in alcuni casi, vengono trasformate in additivi naturali per l’industria alimentare. 

Negli ultimi anni sono nate diverse iniziative turistiche che permettono ai visitatori di scoprire da vicino questa attività. A Paje e Jambiani, ad esempio, ci sono cooperative femminili che organizzano visite guidate per mostrare il processo di coltivazione e lavorazione delle alghe, offrendo ai turisti l’opportunità di acquistare prodotti artigianali e sostenere direttamente l’economia locale.

Che cosa fare a Zanzibar?

Si sono tante possibilità di escursione sia per gli amanti del mare e della natura ma anche per chi vuole scoprire luoghi più culturali.

Se vuoi saperne di più sulle escursioni a Zanzibar
guarda la DIRETTA Instagram in cui ti racconto esperienze, curiosità e anche dove fare shopping a Zanzibar

E' possibile, data la vicinanza con la Tanzania, fare qualche giorno di safari?

Anche di questi parleremo nel corso della diretta, che poi cercheremo di salvare sul profilo così anche coloro che non potranno seguirci mercoledì potranno trovare le informazioni che stanno cercando.


A questo punto direi di avervi dato tutte le informazioni necessarie per capire se una vacanza a Zanzibar può fare al caso vostro quindi...non vi resta che prendere in mano il calendario e decidere quando partire!

E ricorda, se hai bisogno di aiuto per la tua prenotazione o vuoi qualche consiglio in più contattaci, saremo ben contenti di aiutarti! Scrivi a viaggiopatici@gmail.com oppure chiama il 338.8432149.

Busu busu
Chiara

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